Ancona e il suo porto, cuore pulsante della città e asset strategico per lo sviluppo economico di tutta la regione. Con un intervento dal titolo “Il porto di Ancona. Dalla visione alla realtà”, l’imprenditore e socio Alberto Rossi ha illustrato giovedì alla riunione sulla piattaforma Zoom del Rotary Ancona Conero i principali progetti che interessano lo scalo dorico, tra criticità e opportunità. Rossi, presidente della Frittelli Maritime Group e armatore della compagnia Adria Ferries, ha ripercorso passato, presente e futuro del porto, elogiando l’operato dell’Autorità Portuale e del Presidente Rodolfo Giampieri negli ultimi anni. “Nell’ultimo quarto di secolo, da quando cioè sono state create le Authority, sono sempre stato nel Comitato portuale e ogni presidenza ha avuto le sue caratteristiche. Quella di Giampieri ha consolidato come mai prima d’ora il rapporto con la città e l’interlocuzione con gli Enti preposti e le Istituzioni”.

Rossi ha illustrato poi ai soci cinque progetti dell’Autorità Portuale da subito cantierabili e pronti per essere realizzati:

  • La realizzazione al Molo Clementino di una nuova banchina per navi da crociera fino a 300 metri. Ad oggi infatti possono attraccare navi di massimo 260 metri, anche a causa del basso fondale (10 metri contro i 20 di Venezia ad esempio), fattori che limitano fortemente lo sviluppo del settore Cruise;
  • La realizzazione di una nuova banchina presso lo stabilimento di Fincantieri, che verrebbe così ampliato e potenziato. Un’opera da 80 milioni, che verrebbe finanziata per metà con fondi pubblici e per metà privati;
  • Il trasferimento dei traghetti dalla banchina del porto storico all’area Ex Silos, nelle banchine 19-21, intervento che rientra nel più ampio progetto del Waterfront;
  • L’abbattimento dei silos, ormai obsoleti e inefficienti;
  • Operazione dragaggi dei fondali (anche nel porto commerciale e in quello turistico) oltre a manutenzioni ordinarie e programmate per rendere lo scalo competitivo ed efficiente. Il dragaggio è fondamentale per accogliere navi con maggior tonnellaggio e potenziare il traffico merci e container.

Riguardo il porto storico, il relatore ha evidenziato un’altra criticità: “E’ dimensionato su navi di 40 anni fa e questo ne vincola le prestazioni andando a creare di fatto un collo di bottiglia per le attività da portare avanti”.

L’intervento ha suscitato l’interesse e la curiosità da parte dei soci, che hanno rivolto a Rossi molte domande al termine dell’esposizione, correlata anche da documenti multimediali condivisi online. Come quella sull’Arco di Traiano e i reperti storici rinvenuti in quell’area, da tutelare e restituire alla città per una libera e piena fruizione; della dovuta sintonia con la Regione Marche e con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Spazio anche al tema delle navi da diporto da parte dei privati e in particolare alla centralità degli yacht come contributo allo sviluppo dell’economia locale anche in ottica di destagionalizzazione dei servizi. “Nel nostro porto storico può approdare anche uno yacht da 180 metri senza problemi, il più grande al mondo – ha ricordato l’armatore, anche campione mondiale di vela d’altura – ci sarebbero potenzialità incredibili in questo senso, potremmo ricorrere alle banchine inutilizzate per questo tipo di imbarcazioni di lusso ma è necessario implementare prima le infrastrutture stradali e ferroviarie”.

Al termine della relazione il presidente del Club Rotary Ancona Conero Avv. Paolo Pauri ha ringraziato l’ospite per la chiarezza espositiva e il valore del suo intervento, che ha permesso di guardare al nostro porto con ottimismo e sotto una nuova luce grazie a questo prezioso bagaglio di informazioni.